Consultazione pubblica fino al 1° marzo 2018
La Commissione europea sta riesaminando la definizione di microimpresa, piccola e media impresa (PMI) (raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003).
L'obiettivo della revisione è garantire che tale definizione continui ad essere adeguata e consegua i suoi obiettivi nell'attuale congiuntura economica.
Il questionario contribuirà a valutare l'adeguatezza dell'attuale definizione di PMI e la possibilità di effettuare eventuali cambiamenti alla raccomandazione, in modo tale che le piccole imprese europee possano continuare a ricevere un apposito sostegno strategico.
Fornendo un'unica definizione comune di cosa s'intende per "vera" PMI, la raccomandazione ha l'obiettivo di:
Per "vera" PMI s'intende un'impresa le cui dimensioni potrebbero costituire un problema.
Varie politiche europee sono state istituite per garantire che queste PMI possano beneficiare del sostegno finanziario, della riduzione tariffaria e degli oneri amministrativi ecc.
La definizione di PMI dell'UE è uno strumento operativo che indica quali PMI dovrebbero beneficiare di tali politiche.
Al fine d'individuare le "vere" PMI, la definizione fornita dall'UE verte su tre criteri:
Il criterio degli effettivi (meno di 250 dipendenti su base equivalente annua a tempo pieno) è considerato il più importante e deve essere rispettato.
Al fine di rispecchiare fedelmente le prestazioni di un'impresa rispetto ai suoi concorrenti e alle specificità dei vari settori (ad es. i settori del commercio e della distribuzione hanno per natura dei fatturati più elevati rispetto al settore manifatturiero), occorre rispettare i parametri finanziari riguardanti il fatturato annuo (≤50 milioni di euro) o il totale di bilancio annuo (≤43 milioni di euro).
La definizione prevede la possibilità di superare una delle due soglie finanziarie.
L'autonomia/proprietà è il terzo criterio da prendere in considerazione.
Una PMI appartenente ad un grande gruppo può beneficiare di un tipo di sostegno che non equivale a quello conferito ad imprese concorrenti delle sue stesse dimensioni, che non dispongono degli stessi collegamenti.
Quindi, la definizione di PMI dell'UE distingue le imprese in autonome, associate (partecipazione tra il 25% ed il 50%) e collegate (partecipazione superiore al 50%).
Un'impresa è autonoma se è totalmente indipendente e se non è né associata né collegata a un'altra impresa. Non è autonoma se ha rapporti con altri soggetti (sia associazioni che collegamenti). In questi casi, il numero di dipendenti e i dati finanziari (fatturato annuo e totale di bilancio annuo) di tali soggetti devono essere sommati a quelli dell'impresa.
La guida dell'utente include il testo completo della raccomandazione e gli orientamenti, nonché esempi di applicazione pratica della definizione di PMI dell'UE. Tali informazioni sono reperibili al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/DocsRoom/documents/15582/attachments/1/translations
Ogni operatore interessato ha la possibilità di rispondere al questionario proposto dalla Commissione, fornendo un contributo concreto.
Per contribuire è necessario compilare ed inviare il questionario, entro il 1° marzo 2018, a: europa@eurosportelloveneto.it
Le informazioni trasmesse hanno carattere riservato. I risultati presentati dalla Commissione Europea saranno aggregati. Ringraziamo sin da ora le imprese per la preziosa collaborazione.
*** (Notizia pubblicata il 31/01/2018) ***
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